Vivere non è un gioco da ragazzi, seconda puntata: Lele confessa ad un poliziotto i nomi della banda di quartiere, che immediatamente si vendica sequestrandolo e portandolo via…
Vivere non è un gioco da ragazzi prosegue e, nel corso della seconda puntata, la tensione non farà che aumentare con nuovi colpi di scena. La morte di Mirco avrà delle conseguenze ma i criminali della banda a cui Lele si è affiliato, non accetteranno che lui possa iniziare a parlare e provvederanno al suo sequestro. Ma prima di vedere che cosa sta per succedere, facciamo un piccolo passo indietro.
Vivere non è un gioco da ragazzi: dove eravamo rimasti?
Lele è un ragazzo di 18 anni che vive una vita tranquilla ed appartiene ad una famiglia umile. Lele va in un liceo esclusivo di Bologna ed è innamorato di Serena, una ragazza che viene considerata la regina della scuola ed è stimata da tutti. Un giorno Serena lo invita ad uscire con i suoi amici e Lele non può fare altro che accettare. In discoteca, questi ragazzi lo spingono a provare le sostanze stupefacenti e lui accetta per fare colpo su Serena. Da quel momento inizia una spirale di tossicodipendenza, in cui Lele diventa anche uno spacciatore per cercare di avere denaro sufficiente per pagare le sue sostanze. Lele poi dà una pillola all’amico Mirco che il giorno successivo perde la vita. I suoi sensi di colpa sono fortissimi.
Vivere non è un gioco da ragazzi, seconda puntata: le famiglie in crisi!
Lele vive momenti di forte tensione e sensi di colpa. La polizia vuole spingerlo a confessare in una direzione, mentre la banda di criminali a cui si è affiliato lo minaccia pesantemente per evitare che riveli a chiunque quello che è successo. La madre di Mirco insiste per sapere chi fosse davvero suo figlio e se avesse una dipendenza dalle sostanze stupefacenti, e lo chiede a Lele e a tutti gli altri amici. Nessuno se la sente di dare risposte e questo crea litigi e crisi in tutte le famiglie coinvolte. L’amico di Lele, Pigi, figlio di un penalista, gli dice che non deve confessare altrimenti la sua vita sarà distrutta.
Vivere non è un gioco da ragazzi, seconda puntata: il sequestro di Lele!
Tutti i genitori coinvolti ricevono delle lettere anonime e misteriose. Qualcuno li informa che tutti i ragazzi che si riunivano il sabato assumevano sostanze stupefacenti, compreso Mirco. La bomba esplode in tutte le case e nascono forti scontri tra genitori, e tornano anche a galla ferite del passato. La madre ed il padre di Lele sembrano più distanti che mai anche dopo questa notizia. Lele riallaccia i rapporti con Serena, ma un poliziotto ha indagato molto su di lui e lo costringe a fare i nomi della banda di quartiere da cui compra. Lele fa la sua confessione, ma viene presto individuato dai criminali che lo rapiscono. C’è grande tensione in tutte le famiglie. Voi che cosa ne pensate? Lele riuscirà ad essere ritrovato ed emergerà la verità su quello che è successo a Mirco? A voi i commenti!