L’Ora – Inchiostro contro piombo, seconda puntata: anche Anna vuole essere assunta nel giornale di Palermo, ma Antonio si rifiuta per cercare di proteggerla. Una manifestazione, poi, crea molti problemi…
L’Ora – Inchiostro contro piombo è iniziato in prima serata su Canale 5, dopo numerosi rinvii. La fiction promette di appassionare milioni di telespettatori anche nelle prossime puntate. Nella seconda, però, al centro dell’attenzione ci sarà Antonio che cercherà di proteggere la vita della moglie, anche a costo di compiere delle scelte dolorose anche per lei. Ma prima di vedere che cosa sta per succedere, facciamo un piccolo passo indietro.
L’Ora – Inchiostro contro piombo: dove eravamo rimasti?
Antonio Nicastro viene assunto per dirigere L’Ora di Palermo. Si tratta di un incarico prestigioso, ma ovviamente bisogna considerare che il giornale si trova in un periodo molto difficile dal punto di vista economico. Il cronista e partigiano Marcello inizia a lavorare con lui. Nicastro decide di cambiare radicalmente il quotidiano e, dopo averlo svincolato dal partito, inizia ad occuparsi di notizie scomode e riguardanti la mafia, come il misterioso assassinio di un sindacalista. Antonio scrive anche di un ragazzo che ha perso la vita in sala operatoria e riceve una diffida dall’ospedale. Il suo lavoro si dimostra complicato ma soprattutto pericoloso, ed è proprio per questo che Nicastro capisce che questa è la strada giusta e non si vuole arrendere. Antonio, infatti, non scrive neppure una rettifica agli articoli ma li conferma.
L’Ora – Inchiostro contro piombo: Antonio cerca di proteggere Anna!
Antonio Nicastro continua a portare avanti i suoi principi. Così, scrive un articolo sulla morte del principe che solleva diversi scandali. Anna, intanto, vuole essere assunta al giornale e cerca in tutti i modi di raggiungere questo obiettivo. La donna vuole dimostrare di avere tutte le carte in regola per lavorare lì, ma Antonio si rifiuta. Nicastro crede nelle capacità della moglie ma non vuole metterla in pericolo. Perciò, decide di rivolgersi a Donati nel tentativo di farle dare un posto nell’archivio del partito. Anna è arrabbiata con il marito che sembra volerla escludere e non contare su di lei. Antonio però è disposto anche ad avere degli scontri con lei pur di evitare che possa correre dei rischi. Intanto Vito Monteleone, erede del sindacalista Perrotta che ha perso la vita, organizza una manifestazione. L’obiettivo è quello di mantenere alta l’attenzione sugli eventi che sono accaduti e pretendere trasparenza e verità. Antonio si rispecchia in questi valori e così decide di prendere parte alla manifestazione, affiancando Vito. Nicastro fa partecipare anche i suoi giornalisti, dando vita ad una rivolta di grandi dimensioni.
L’Ora – Inchiostro contro piombo: la manifestazione finisce male!
La manifestazione si evolve nel peggiore dei modi. I Carabinieri decidono di intervenire ed utilizzano dei metodi duri per sedare la rivolta, arrivando anche a ferire gravemente un bracciante. I giornalisti hanno le forze dell’ordine alle calcagna e decidono quindi di fuggire, portando con loro anche Vito e Olivia. In questo modo anche questi ultimi, altrettanto ricercati dalla polizia, hanno modo di nascondersi nella sede del giornale. Antonio spera che a nessuno possa venire in mente di cercare lì il nuovo sindacalista. Monteleone, però, ha uno scontro con Nicastro in quanto non vuole che i giornalisti debbano pagarla per tutelarlo. Ovviamente Antonio resta molto saldo sui suoi principi e ribadisce che questa è la cosa giusta da fare. Vito, comunque, decide di agire. Giunge voce dell’irruzione imminente dei Carabinieri nella redazione, così per evitare problemi a Nicastro e gli altri, Monteleone fa un passo importante. Infatti si consegna spontaneamente alla giustizia, non rivelando qual è stato il suo nascondiglio e chi l’ha tutelato. Voi che cosa ne pensate? Vi sta appassionando questa fiction e che cosa vi aspettate da parte di Antonio nelle prossime puntate? A voi i commenti!