Nero a Metà 2, trama terza puntata: Muzo viene mandato ai domiciliari ma poi il team di investigatori trova le prove per la sua innocenza. Intanto Malik approfondisce la conoscenza con Monica, ma Alba gli chiede di aiutarla a trovare sua madre…
Nero a Metà arriva alla terza puntata e continuerà a tenere banco la vicenda dell’omicidio di Olga. Malik e Carlo proseguono nelle indagini, tra mille indecisioni e colpi di scena. Inoltre, il terribile caso di un ragazzo è destinato a sconvolgere gli investigatori. Ma prima di vedere cosa sta per succedere, facciamo un piccolo passo indietro.
Nero a Metà 2: dove eravamo rimasti
Le ricerche per trovare Olga proseguono e purtroppo quest’ultima viene ritrovata priva di vita. Malik e Carlo iniziano ad indagare ed il primo sospettato è il marito Mario Muzo, che racconta di aver spesso litigato con la moglie per questioni di gelosia ma di non averle fatto mai niente. Malik è convintissimo della sua colpevolezza ma Carlo prova a convincerlo che probabilmente non è così e non deve essere così certo di qualcosa senza prove schiaccianti. L’ispettore Monaschi assegna il caso a loro due, e poi scopre che la Carta sapeva dettagli importanti su quanto successo ma li ha tenuti nascosti. Per questo motivo la solleva dall’incarico. Micaela accetta di lasciare tutto ma prima chiede che sia Carlo a prendere il suo posto. Ulteriori indizi portano all’arresto di Mario, mentre gli investigatori devono anche indagare anche sul cadavere di una donna trovato vicino al Tevere.
Nero a Metà 2, trama terza puntata: Muzo ai domiciliari!
La squadra di investigatori deve occuparsi della scomparsa di un ragazzo. I suoi vestiti vengono trovati nel cortile di una scuola e vicino c’è una scritta inquietante che non lascia presagire nulla di buono. Gli altri studenti vengono ascoltati dalla Polizia ed emerge che il giovane era vittima di bullismo. Quando i detective fanno sapere a tutti di essere venuti a conoscenza di questa informazione, la classe non vuole più parlare. La situazione peggiora quando il ragazzo viene ritrovato senza vita. Mario Muzo ottiene i domiciliari grazie al lavoro di squadra portato avanti dai suoi colleghi. Anche Malik, che aveva tante perplessità, ha capito che sicuramente l’uomo è innocente. Carlo si convince che la scomparsa di Olga è legata a quella di Paolo, così si rivolge ad Ottavia, chiedendole di mettersi sulle tracce dell’auto che investì l’agente. L’informatrice accetta l’incarico e si mette a lavoro. Carlo lavora alle indagini anche con Marta, per cui prova dei sentimenti molto forti. Guerrieri però sa bene che tra loro non potrà esserci niente, soprattutto per il profondo rispetto che lui nutre verso Cristina, con cui ormai si è sposato.
Nero a Metà, trama terza puntata: Alba vuole ritrovare sua madre!
Alba è felice con Enea che la fa divertire. La ragazza, però, si rivolge a Malik chiedendogli il favore di aiutarla a rintracciare sua madre Clara. Intanto in un appartamento viene trovato un accumulatore seriale privo di vita. Si tratta di omicidio e per le indagini sono fondamentali le testimonianze della psicologa che lo seguiva per il suo disturbo, Monica Porta. Tra quest’ultima e Malik nasce subito un forte feeling, non solo lavorativo. Gli investigatori confermano l’innocenza di Muzo che così torna libero, mentre per fortuna riescono a trovare la prova che dimostra che le scomparse di Olga e Paolo sono legate. Malik cerca di capire in quale città possa trovarsi Clara, mentre tiene nascoste le sue indagini a Carlo. Quest’ultimo non riesce più a trattenere ciò che prova verso Marta e la bacia. Purtroppo, però, Cristina viene immediatamente a sapere quello che è accaduto tra i due. Che cosa ne pensate? Chi è stato davvero a togliere la vita ad Olga e a Paolo? A voi i commenti!