Scopri la storia di Edoardo Vianello, icona della musica italiana, tra successi estivi indimenticabili, una carriera longeva e un patrimonio sorprendente.
Edoardo Vianello è uno dei volti più iconici della musica italiana degli anni Sessanta. Le sue canzoni hanno fatto la storia del pop leggero nazionale e ancora oggi, a distanza di decenni, vengono trasmesse in radio, usate in spot pubblicitari e cantate da giovani e meno giovani. La sua carriera è stata lunga e ricca di successi, e il suo nome è legato in modo indissolubile alle estati italiane, al mare, al divertimento e alla spensieratezza.
I grandi successi di un’epoca
Nato a Roma nel 1938, Edoardo Vianello ha esordito nel mondo della musica alla fine degli anni ’50, ma è negli anni ’60 che esplode il suo talento. Brani come Guarda come dondolo, Abbronzatissima, Pinne fucile ed occhiali e I Watussi sono diventati vere e proprie colonne sonore dell’estate italiana. Con i suoi testi leggeri e ironici, e le melodie orecchiabili, Vianello è riuscito a conquistare un pubblico vastissimo e trasversale.
Abbronzatissima, in particolare, è ancora oggi uno dei brani più riconoscibili del repertorio italiano, simbolo della dolce vita e della vacanza al mare. Anche I Watussi è entrato nell’immaginario collettivo per il suo ritmo esotico e divertente. Queste canzoni hanno venduto milioni di copie e sono state riproposte in numerosi film, trasmissioni televisive e compilation.
Una carriera longeva e versatile
Negli anni ’70, Edoardo Vianello ha formato il duo “I Vianella” insieme alla moglie di allora, Wilma Goich. Anche questa esperienza ha avuto un discreto successo, con brani in dialetto romano che raccontavano la quotidianità della gente comune. Nel corso dei decenni, Vianello ha continuato a esibirsi, incidere dischi e partecipare a trasmissioni televisive, mantenendo sempre viva la sua immagine pubblica.
Quanto ha guadagnato Edoardo Vianello?
Nonostante la fama e la lunga carriera, Edoardo Vianello ha dichiarato in alcune interviste di percepire una pensione piuttosto modesta, intorno ai 1.300 euro al mese. Tuttavia, questa cifra non riflette necessariamente il suo patrimonio complessivo. Considerando le vendite dei dischi, i diritti d’autore, gli introiti da concerti e serate, oltre ad eventuali investimenti immobiliari, è plausibile stimare che il suo patrimonio si aggiri intorno ai 2 milioni di euro.
Si tratta di una cifra indicativa, ma realistica. Le royalties generate dalle sue canzoni più celebri continuano ancora oggi a garantire un flusso di reddito costante, soprattutto grazie alla diffusione su piattaforme digitali, passaggi radiofonici e l’utilizzo in film e pubblicità. A questo si possono aggiungere eventuali proprietà immobiliari, presumibilmente una casa a Roma e forse una seconda residenza estiva.
Un’eredità musicale duratura
Oltre al valore economico, Edoardo Vianello ha costruito un’eredità musicale immensa. Le sue canzoni rappresentano una parte fondamentale del patrimonio culturale italiano del secondo Novecento. Il suo stile ironico, solare e immediato ha saputo parlare a generazioni diverse, restando sempre attuale.
Anche se oggi si tiene lontano dalla scena musicale più attiva, Vianello resta uno dei simboli più amati della canzone italiana, con un patrimonio economico stimato attorno ai due milioni di euro, ma un valore artistico che va ben oltre qualsiasi cifra.
E voi cosa ne pensate? La musica leggera di una volta ha ancora qualcosa da insegnarci oggi?