Giampiero Mughini, tra carriera brillante e pensione d’oro: quanto prende oggi l’intellettuale più discusso della TV italiana? Scopri cifre, polemiche e retroscena.
Giampiero Mughini, scrittore, giornalista e volto noto del piccolo schermo, è uno di quei personaggi che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura italiana, non solo per le sue idee spesso controcorrente ma anche per la sua presenza accesa nei talk show televisivi. E quando si è parlato della sua pensione, come prevedibile, non sono mancate le polemiche. Ma quanto prende oggi Giampiero Mughini?
Un personaggio divisivo ma coerente
Nato a Catania nel 1941, Mughini ha attraversato oltre mezzo secolo di vita pubblica tra riviste culturali, giornali, interventi politici e televisivi, fino a diventare uno dei più noti opinionisti della TV italiana. Con il suo modo diretto, il linguaggio raffinato e al tempo stesso provocatorio, ha sempre diviso l’opinione pubblica. Tuttavia, proprio la sua carriera variegata, longeva e intensa gli ha consentito di costruire un profilo contributivo da far invidia a molti.
Una carriera ricca e articolata
Giampiero Mughini ha iniziato il suo percorso nel mondo dell’informazione negli anni ’60, fondando e collaborando con testate culturali e politiche, per poi approdare al giornalismo più mainstream con quotidiani come Il Foglio, Il Giornale e La Stampa. Ma è stata la televisione a renderlo un personaggio popolare: dalle partecipazioni a Controcampo fino agli scontri memorabili nei salotti di Maurizio Costanzo Show o L’Aria che tira, il suo volto è diventato familiare a milioni di italiani.
Inoltre, ha scritto numerosi libri e saggi, alimentando un’attività intellettuale che ha prodotto anche importanti entrate. Tutto questo ha avuto ovviamente un peso sulla sua pensione, che lo stesso Mughini non ha mai nascosto di considerare “meritata fino all’ultimo centesimo”.
Le cifre dichiarate da Mughini
Nel 2012, ospite in una trasmissione televisiva, Mughini aveva affermato di percepire circa 6.000 euro lordi al mese di pensione, pari a circa 3600 euro netti. Una cifra certamente importante, ma frutto di oltre trent’anni di contributi versati regolarmente da lavoratore autonomo e da collaboratore di alto profilo nel mondo della cultura e dell’informazione.
Tre anni dopo, nel 2015, ha rilasciato un’intervista a La Zanzara, programma di Radio 24, in cui ha parlato del suo reddito annuo lordo complessivo, che si aggirava intorno ai 170000 euro, con circa 70000 euro pagati in tasse. Una cifra che comprendeva i guadagni da pensione, da collaborazioni giornalistiche e da presenze televisive. In quell’occasione, Mughini si scagliò contro chi lo accusava di essere un “privilegiato”, ribadendo di aver sempre lavorato sodo e pagato tutto ciò che doveva allo Stato.
Il valore di una carriera lunga una vita
Oggi, anche se in pensione, Giampiero Mughini continua a fare sporadiche apparizioni pubbliche e a scrivere. La sua pensione resta un argomento dibattuto soprattutto per ciò che rappresenta: non solo il frutto di una carriera intensa, ma anche un simbolo di un’epoca in cui gli intellettuali riuscivano ancora ad avere un peso reale nell’opinione pubblica.
In tempi di pensioni sempre più basse per i giovani e precari, la cifra di Mughini può far discutere, ma resta anche la testimonianza di un’Italia in cui cultura, giornalismo e impegno potevano davvero essere riconosciuti anche economicamente.