Alan Sorrenti, icona della musica italiana, è in pensione: ma quanto guadagna realmente? Tra assegno mensile INPS e diritti d’autore, ecco la stima delle sue entrate.
Alan Sorrenti e la pensione: a quanto ammonta il suo assegno mensile?
Alan Sorrenti è un nome che ha lasciato un segno indelebile nella musica italiana. Nato nel 1950, ha saputo reinventarsi nel corso degli anni, passando dal rock progressivo alla disco music e al pop, conquistando intere generazioni con brani che ancora oggi fanno ballare e sognare. Chi non ha mai cantato “Figli delle stelle” o “Tu sei l’unica donna per me”? Due successi senza tempo che hanno reso l’artista una vera icona tra gli anni ’70 e ’80.
Ora che ha superato i 70 anni, viene spontaneo chiedersi: a quanto ammonta la sua pensione? Anche se i dettagli della sua posizione contributiva non sono pubblici, possiamo ipotizzare una cifra basata sulle regole del sistema previdenziale italiano e sui guadagni di artisti con una carriera simile.
Come funziona la pensione per gli artisti in Italia?
I lavoratori dello spettacolo in Italia rientrano nella gestione previdenziale dell’INPS, tramite l’ex ENPALS, il fondo dedicato a chi opera nel settore artistico. Per ottenere una pensione, un musicista deve aver versato contributi per almeno 20 anni e raggiunto l’età pensionabile, attualmente fissata a 67 anni.
L’importo della pensione dipende da diversi fattori, tra cui:
Il numero di anni di contributi effettivamente versati ed anche gli introiti derivanti dai diritti d’autore.
E proprio i diritti d’autore possono rappresentare un’entrata fondamentale per un artista di successo come Alan Sorrenti. Le sue hit continuano a essere trasmesse in radio, utilizzate in spot pubblicitari e riprodotte sulle piattaforme digitali, garantendogli un flusso di guadagni anche oltre la pensione classica.
Quanto potrebbe incassare Alan Sorrenti?
Se prendiamo in considerazione gli artisti della sua generazione con un percorso simile, possiamo stimare che Sorrenti possa percepire una pensione compresa tra i 2.500 e i 3.500 euro al mese. Tuttavia, questa cifra varia a seconda della costanza con cui ha versato i contributi e dell’eventuale utilizzo di fondi integrativi privati.
Ma ciò che potrebbe fare davvero la differenza sono i diritti d’autore. Brani iconici come i suoi continuano a generare introiti attraverso la SIAE, che riconosce compensi per ogni riproduzione. Se le sue canzoni vengono ancora trasmesse frequentemente, Sorrenti potrebbe ricevere diverse migliaia di euro l’anno in aggiunta alla pensione.
Nonostante l’età pensionabile sia stata raggiunta, il cantante non si è mai fermato del tutto. Negli ultimi anni ha continuato a esibirsi in concerti, partecipare a eventi e persino pubblicare nuova musica. Più che per necessità economica, sembra che il motore principale della sua attività sia la passione per la musica, una spinta che lo mantiene ancora oggi sotto i riflettori.
Un artista senza tempo
Sebbene la cifra esatta della sua pensione rimanga un’incognita, è probabile che Alan Sorrenti possa contare su un assegno mensile dignitoso, grazie ai contributi versati e ai proventi delle sue canzoni immortali. Tuttavia, il suo vero patrimonio sembra essere il suo amore per la musica, che lo porta ancora oggi a calcare le scene con la stessa energia di sempre.
E tu, cosa ne pensi? Gli artisti dovrebbero ricevere più tutele per la loro pensione?