Chiamatemi Anna, Netflix: 5 Motivi Per Guardarla!

Chiamatemi Anna, è la serie Netflix che racconta la storia di Anna Dai Capelli Rossi, il cartone animato che ci ha accompagnato lungo la nostra infanzia. Un racconto colmo di emozione da guardare tutto di un fiato!

Perché “Chiamatemi Anna” è la serie da non perdere su Netflix

La storia dell’orfanella più celebre della letteratura ha trovato nuova linfa nella serie Netflix Chiamatemi Anna. Tratta dai romanzi di Lucy Maud Montgomery, questa versione, curata dalla sceneggiatrice e produttrice Moira Walley-Beckett, ha conquistato il pubblico con la sua profondità, i temi attuali e un cast straordinario. Se ancora non l’avete vista, ecco perché dovreste assolutamente recuperarla.

Un racconto di formazione senza tempo

Uno degli elementi che rendono Chiamatemi Anna così speciale è la capacità di affrontare tematiche universali con delicatezza e ironia. La protagonista, Anna Shirley, è un’orfana dalla mente brillante e dall’immaginazione sconfinata, costretta a crescere in un ambiente ostile tra bullismo e solitudine. Quando viene adottata dai fratelli Marilla e Matthew Cuthbert, la sua vita cambia completamente, anche se il percorso per essere accettata e trovare il proprio posto nel mondo è tutt’altro che semplice.

La serie riesce a raccontare la crescita di Anna e dei suoi amici in un’epoca di grandi trasformazioni, senza rinunciare a un tocco moderno. Le giovani protagoniste si trovano ad affrontare i primi turbamenti sentimentali, le insicurezze legate al corpo e il desiderio di autodeterminazione, elementi che rendono il racconto incredibilmente attuale e coinvolgente.

Ma Chiamatemi Anna non si ferma alla sola adolescenza: introduce personaggi come Cole, un ragazzo dall’animo sensibile e talentuoso, attraverso cui si esplorano tematiche legate all’identità di genere, e Bash, giovane di Trinidad che permette di affrontare con intensità il tema del razzismo. L’intreccio di queste storie regala alla serie una profondità che la distingue da molti altri prodotti per ragazzi.

Una protagonista indimenticabile

Gran parte del fascino della serie si deve alla straordinaria interpretazione di Amybeth McNulty, che veste i panni di Anna con un’intensità e un’energia uniche. Scelta tra oltre 1800 candidate, la giovane attrice irlandese ha saputo donare al personaggio un’anima autentica, rendendolo indimenticabile. I suoi occhi vivaci, il sorriso contagioso e il carisma naturale la rendono perfetta per incarnare l’orfanella di Green Gables.

Accanto a lei, un cast eccezionale dà vita ai personaggi con grande credibilità: Lucas Jade Zumann è Gilbert Blythe, il brillante e affascinante compagno di classe di Anna; Dalila Bela interpreta Diana Barry, la sua inseparabile migliore amica; mentre Aymeric Jett Montaz dà volto a Jerry Baynard, il giovane bracciante che lavora nella fattoria dei Cuthbert. Anche gli attori adulti, come Geraldine James e R.H. Thomson nei panni di Marilla e Matthew Cuthbert, offrono performance memorabili, regalando alla serie un tocco di calore e autenticità.

Un racconto femminista e progressista

Uno degli aspetti più sorprendenti di Chiamatemi Anna è la sua capacità di attualizzare il materiale originale, rendendolo incredibilmente moderno. Moira Walley-Beckett, già vincitrice di Emmy e Golden Globe per il suo lavoro su Breaking Bad, ha trasformato la storia in un manifesto di indipendenza femminile e autodeterminazione.

Anna non è solo una ragazzina sognatrice: è una giovane donna che lotta per i propri ideali, si interroga sul ruolo della donna nella società e non ha paura di sfidare le convenzioni. La serie porta sullo schermo tematiche importanti come il diritto all’istruzione per le donne, la parità di genere e il diritto di essere se stessi, rendendola una visione perfetta non solo per i più giovani, ma per chiunque apprezzi storie capaci di far riflettere.

Un’estetica incantevole e una sigla d’autore

Oltre alla sua narrazione coinvolgente, Chiamatemi Anna si distingue per una regia curata nei minimi dettagli. Le ambientazioni mozzafiato dell’Isola del Principe Edoardo trasportano lo spettatore in un mondo fatto di colori vibranti e paesaggi incontaminati, creando un’atmosfera poetica e nostalgica.

Un tocco di classe è dato anche dalla splendida sigla, realizzata dallo studio Imaginary Forces, già autore delle opening di Stranger Things e Mad Men. Le immagini artistiche, ispirate ai dipinti di Brad Kunkle, ritraggono il volto di Anna immerso nella natura, accompagnato da un suggestivo accompagnamento musicale, regalando alla serie un’introduzione fiabesca e indimenticabile.

Una serie che merita di essere riscoperta

Nonostante il grande successo e l’affetto dei fan, Chiamatemi Anna è stata interrotta dopo tre stagioni, lasciando molti interrogativi in sospeso. Tuttavia, il suo messaggio, i personaggi indimenticabili e la qualità della narrazione la rendono un’opera che merita di essere vista e amata.

Se siete in cerca di una serie che sappia emozionare, far riflettere e trasportare in un mondo fatto di sogni e coraggio, Chiamatemi Anna è la scelta perfetta. E voi? L’avete già vista? Vi ha conquistato o avreste voluto un finale diverso?

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