La Violinista del Re, Capitolo 5: Nel cuore del palazzo reale, le ombre degli intrighi si infittiscono. Vittoria, fragile ma determinata, si prepara per una serata decisiva. Mentre il re convoca la corte, Isabella trama nell’ombra con l’aiuto del vecchio maestro per screditare la violinista.
La Violinista del Re Capitolo 5: Un’inquietante serata a corte
La sera si avvicinava, e una leggera foschia avvolgeva i giardini reali. Le rose bianche, accarezzate dall’umidità della sera, emanavano un profumo dolce e malinconico. Le ombre si allungavano sulle colonne di marmo e sui sentieri del palazzo, portando con sé una sensazione di mistero e attesa.
Vittoria stava contemplando il tramonto dalla sua finestra. La giornata era stata intensa, e il peso del segreto finalmente rivelato al re la lasciava esausta ma anche stranamente leggera. Si accarezzava il gioiello che Alessandro le aveva donato quella mattina, un segno di fiducia e affetto, un simbolo di un legame che sfidava le convenzioni.
Quella sera ci sarebbe stato un grande ricevimento. Il re aveva deciso di convocare tutti i nobili, i cortigiani e gli ambasciatori per un’occasione speciale: una celebrazione del loro regno. Ma Vittoria sapeva che dietro la facciata di festa si celavano trame e tensioni. Isabella non era stata vista da giorni, e Luigi aveva segretamente riferito a Vittoria che strane alleanze stavano formandosi a corte.
Mentre Vittoria si preparava per il ballo, si sentiva vulnerabile ma determinata. Decise di indossare un abito nero in pizzo, semplice ma elegante, con una corona di smeraldi che Alessandro le aveva donato. I suoi occhi verdi brillavano di una luce nuova, un misto di forza e fragilità.
La Violinista del Re Capitolo 5: L’Arrivo Di Isabella!
Alessandro, nel frattempo, si trovava nelle sue stanze, contemplando la serata. Era consapevole delle tensioni che attraversavano la corte e sapeva che quella serata sarebbe stata cruciale. L’equilibrio del potere, l’amore per Vittoria e la lealtà dei suoi consiglieri erano tutti in gioco.
Il ricevimento iniziò con una fastosità opulenta. Le sale del palazzo erano illuminate da centinaia di candele e lampadari di cristallo, e il suono della musica riempiva l’aria. Vittoria fece il suo ingresso al braccio di Luigi, e gli sguardi di tutta la corte si posarono su di lei. Ma la sua mente era altrove: cercava Isabella, il volto dell’antagonista che l’aveva tormentata per mesi.
Mentre la serata proseguiva, il re fece il suo discorso, parlando di unità e prosperità per il regno. Il suo sguardo si posò su Vittoria diverse volte, e lei sentì il peso di quel legame che ora era pubblico. Ma Isabella era ancora assente, e questo rendeva la tensione insopportabile.
Finalmente, tra la folla, Vittoria notò una figura in ombra, nascosta dietro una colonna di marmo. Era Isabella. Al suo fianco c’era il vecchio maestro di Vittoria, il volto segnato dal tempo ma gli occhi ancora freddi e astuti. Isabella e il maestro avevano tramato insieme contro Vittoria, e ora sembravano pronti ad agire.
Dopo il discorso, Alessandro si avvicinò a Vittoria. “Questa sera tutto cambierà,” disse, con un tono serio. “Devi essere pronta.”
Vittoria annuì, sentendo il peso di quelle parole. “Cosa accadrà?”
“Isabella ha pianificato qualcosa,” sussurrò Alessandro. “Ma non dobbiamo lasciarla vincere.”
Non molto tempo dopo, Luigi si avvicinò di corsa al re e a Vittoria. “Vittoria, Isabella e il tuo vecchio maestro stanno per fare una mossa. I loro alleati sono pronti. Ho sentito parlare di un piano per screditarti davanti a tutta la corte.”
Vittoria strinse le labbra, sentendo la paura crescere dentro di lei, ma poi sollevò lo sguardo, i suoi occhi verdi fissi su Alessandro. “Non ho paura. Se devo affrontare questo, lo farò.”
Alessandro prese la mano di Vittoria e la strinse forte. “Non sei sola. Io sono con te.”
La Violinista del Re Capitolo 5: Il complotto di Isabella prende forma
Improvvisamente, un silenzio innaturale calò nella sala. Isabella si fece avanti, emergendo dalle ombre con un sorriso maligno. Al suo fianco c’era il vecchio maestro di Vittoria, che stringeva tra le mani un documento. Altri nobili, alleati di Isabella, li seguivano da vicino.
“Maestà, ho una questione importante da porre davanti a tutti,” iniziò Isabella con una voce carica di veleno. “La vostra amata violinista non è chi dice di essere. C’è un segreto oscuro nel suo passato, e il suo stesso maestro può confermarlo.”
Alessandro rimase impassibile, ma la sua presa sulla mano di Vittoria si fece più forte. “Parla, Isabella. Di quale segreto parli?”
Isabella fece un cenno al vecchio maestro, che fece un passo avanti con uno sguardo trionfante. “Vittoria è stata coinvolta in affari illeciti durante il suo tempo lontana dalla corte. È stata in combutta con criminali, e la sua presenza qui mette in pericolo il vostro regno.”
Un mormorio inquieto si diffuse tra i nobili, mentre Alessandro restava fermo. “Letta questa lettera, capirete che non potete più fidarvi di lei,” continuò Isabella, mostrando il documento come prova.
La Violinista del Re Capitolo 5: La verità nascosta viene alla luce
Vittoria si sentì gelare, ma mantenne la calma. Fece un passo avanti e, con voce ferma, disse: “Leggete la lettera. Non ho nulla da nascondere.”
Alessandro prese la lettera dalle mani del maestro e la lesse attentamente. La sua espressione cambiò, ma non di sorpresa. Annuì lentamente e poi, con una voce ferma e decisa, disse: “Questa lettera è una falsità. La conosco da molto tempo, e non tenterete di separarmi da lei con le vostre menzogne.”
Isabella e il maestro sbiancarono, incapaci di credere a ciò che stava accadendo. “Ma… Maestà… io…” tentò di dire il maestro, ma Alessandro alzò una mano per zittirlo.
“Basta. La vostra presenza non è più gradita qui. Lasciate questa corte e non tornate mai più.”
La corte rimase in silenzio mentre Isabella e il vecchio maestro, furiosi e umiliati, uscivano dalla sala. Vittoria sentì le lacrime riempirle gli occhi, ma erano lacrime di sollievo. Alessandro la guardò con tenerezza, sapendo che la tempesta era finalmente passata.
Mentre la musica riprendeva e la festa continuava, Vittoria sapeva che la loro storia non era finita, ma che avevano superato una prova decisiva. Il futuro, per la prima volta, sembrava pieno di speranza.