Il carcinoma epatocellulare (HCC) è un tipo di cancro del fegato; cause, sintomi, e cure principali spiegati in dettaglio. Scopri di più.
Il carcinoma epatocellulare (HCC) è il tipo più comune di cancro primario del fegato, rappresentando circa il 75-85% dei casi. Questo tumore maligno origina dagli epatociti, le principali cellule del fegato, e ha una prognosi generalmente sfavorevole, soprattutto se diagnosticato in stadi avanzati.
Cause
Le cause del carcinoma epatocellulare sono molteplici e spesso legate a condizioni che causano danni cronici al fegato. Le principali cause includono:
Epatite virale cronica: Le infezioni croniche da virus dell’epatite B (HBV) e dell’epatite C (HCV) sono tra le cause principali di HCC. Questi virus possono portare a infiammazione cronica, cirrosi e, infine, a cancro del fegato.
Cirrosi epatica: La cirrosi, una condizione in cui il tessuto epatico normale è sostituito da tessuto cicatriziale, è un importante fattore di rischio per l’HCC. La cirrosi può derivare da diverse cause, tra cui abuso di alcol, epatiti virali, e steatoepatite non alcolica (NASH).
Steatosi epatica non alcolica (NAFLD): L’accumulo di grasso nel fegato in assenza di consumo significativo di alcol, può portare a infiammazione e danni al fegato, aumentando il rischio di HCC.
Fattori genetici e metabolici: Condizioni genetiche come l’emocromatosi (accumulo di ferro nel corpo) e altre malattie metaboliche possono aumentare il rischio di sviluppare HCC.
Esposizione a tossine: L’aflatossina, una sostanza prodotta da muffe che contaminano cibi come arachidi e mais, è un noto fattore di rischio per HCC, specialmente in alcune regioni del mondo.
Sintomi
Il carcinoma epatocellulare spesso non causa sintomi nelle fasi iniziali, rendendo difficile una diagnosi precoce. Quando i sintomi compaiono, possono includere:
Dolore addominale: Dolore o fastidio nella parte superiore destra dell’addome.
Perdita di peso inspiegabile: Una significativa perdita di peso senza apparente motivo.
Affaticamento: Sensazione di stanchezza persistente e debolezza.
Ittero: Ingiallimento della pelle e degli occhi dovuto all’accumulo di bilirubina.
Nausea e vomito: Sensazione di nausea accompagnata da vomito.
Ascite: Accumulo di liquido nell’addome, che può causare gonfiore e disagio.
Cure
Il trattamento del carcinoma epatocellulare dipende dalla stadiazione del tumore, dalle condizioni generali del paziente e dalla funzionalità epatica. Le principali opzioni di trattamento includono:
Chirurgia: La resezione chirurgica del tumore è possibile solo in pazienti con tumori localizzati e buona funzionalità epatica. Nei casi più avanzati, il trapianto di fegato può essere considerato, offrendo una cura potenziale per il cancro e per la sottostante malattia epatica.
Ablazione locale: Tecniche come la radiofrequenza (RFA) e la crioablazione distruggono le cellule tumorali utilizzando calore o freddo estremo. Sono utilizzate per trattare tumori piccoli o per pazienti non candidati alla chirurgia.
Chemioterapia e terapie mirate: La chemioterapia tradizionale ha un’efficacia limitata nell’HCC. Tuttavia, farmaci mirati come il sorafenib e il lenvatinib, che bloccano specifiche vie di crescita tumorale, possono rallentare la progressione della malattia.
Immunoterapia: Recentemente, l’immunoterapia con inibitori del checkpoint immunitario, come il nivolumab e il pembrolizumab, ha mostrato risultati promettenti in alcuni pazienti con HCC.
Embolizzazione: Procedure come la chemoembolizzazione transarteriosa (TACE) e la radioembolizzazione (TARE) riducono l’afflusso di sangue al tumore, somministrando contemporaneamente agenti chemioterapici o radioattivi per colpire direttamente le cellule tumorali.
Il carcinoma epatocellulare è una forma aggressiva di cancro del fegato con una prognosi spesso sfavorevole. La prevenzione attraverso la vaccinazione contro l’epatite B, il trattamento delle infezioni da epatite C e la gestione dei fattori di rischio come l’abuso di alcol e l’obesità sono cruciali. La diagnosi precoce e un approccio terapeutico multidisciplinare possono migliorare significativamente le prospettive per i pazienti affetti da HCC.