Caso Denise Pipitone: nuove testimonianze indirizzano le indagini verso un membro della famiglia allargata. Una lettera, questa volta non anonima, ma firmata, apre nuovi scenari. Ecco le ultime news sul giallo della bambina di Mazara Del Vallo!
Nuove piste si sono aperte per il caso di Denise Pipitone, la bimba scomparsa da Mazara Del Vallo il 1° settembre 2004. Dopo 17 lunghi anni di ricerche e dolore, la verità sembra finalmente vicina. Le ultime settimane sono state ricche di colpi di scena e di nuovi indizi che hanno portato gli inquirenti a vagliare ipotesi fino ad ora lasciate da parte. E’ di poco fa la notizia di un nuovo testimone e di una nuova lettera che getta ombre su un altro membro della famiglia allargata, Claudio Corona, il fratello dell’ormai più che nota Anna Corona.
L’ultima persona in ordine di tempo ad aver parlato è un uomo che ha inviato una lettera firmata in cui afferma di avere notizie che possono aiutare a chiarire il mistero della scomparsa di Denise. Questo nuovo testimone chiama in causa appunto il fratello di Anna Corona che fino ad oggi era rimasto estraneo alla vicenda. La lettera è stata pubblicata in esclusiva dalla trasmissione Ore 14 condotta da Milo Infante su Rai 2. Ora la stessa è al vaglio degli inquirenti della Procura di Marsala.
A scrivere la missiva, questa volta non è un anonimo come è accaduto qualche settimana fa con la lettera fatta recapitare al legale della famiglia Pipitone, Giacomo Frazzitta e alla redazione di Chi l’ha visto. A scrivere ora, è una persona che non si nasconde dietro l’anonimato ma che, al contrario, chiede di essere ascoltata dalle autorità per raccontare tutto quello che sa sul caso della piccola di Mazara Del Vallo. In particolare, la persona che ha firmato la missiva, ha detto di voler espressamente parlare di Claudio Corona, un membro della famiglia che non è mai stato menzionato in questi lunghi anni di ricerche.
Nella lettera si legge che colui che scrive non ha intenzione di essere un collaboratore di giustizia. Specifica però che ha frequentato molto Claudio Corona e che ha delle informazioni su di lui che possono essere molto utili agli inquirenti. Afferma poi che ha tante cose da confessare per tutelare se stesso e la sua famiglia e che vuole la verità, lui per primo, su Denise.
Già qualche giorno fa durante una puntata di Chi L’ha visto, un altro testimone aveva raccontato di aver conosciuto la famiglia Corona per via di alcuni lavoretti “sporchi” che da loro gli erano stati commissionati. Questa stessa persona ha poi tenuto a specificare che i Corona sono una famiglia molto temuta a Mazara per via dei loro traffici illeciti. Accuse queste prontamente smentite da Claudio Corona.
Fino ad ora sono in totale sei i testimoni che si sono fatti avanti per aiutare a svelare il fitto mistero che si nasconde dietro la scomparsa di Denise Pipitone. Tutti i loro racconti sono stati raccolti dai pubblici ministeri nel contesto di indagini difensive. Ogni testimonianza è un tassello che continua ad aggiungersi a un puzzle molto complicato.
C’è però un elemento che accomuna tutti coloro che in modo anonimo o personalmente si sono fatti avanti: la paura di subire ritorsioni a danno della propria famiglia. Qualcuno avrebbe provato a zittirli o minacciarli, obbligandoli a tenere la bocca chiusa. Le piste che vengono oggi battute conducono quasi tutte al contesto familiare. Le nuove indagini sono infatti ripartite proprio da Mazara Del Vallo e in particolare dalla casa di Anna Corona.
La perquisizione dell’appartamento in Via Pirandello dove all’epoca dei fatti viveva Anna Corona, è stato per settimane al centro dell’attenzione degli inquirenti. Si è parlato di una stanza segreta in cui la piccola potrebbe essere stata nascosta quel lontano 1° settembre 2004. Ma non è stato rilevato, almeno per il momento alcun locale nascosto. Le tante bugie dette da Anna Corona, hanno portato gli inquirenti a tenere la donna sotto speciale osservazione.
Dopo la scomparsa di Denise, gli inquirenti erano andati subito nell’abitazione di Anna Corona per un primo sopralluogo. Ma la donna aveva ricevuto le autorità nell’appartamento di una vicina di casa a piano terra mentre lei abitava al primo piano. L’ex moglie di Piero Pulizzi ha sempre dichiarato di essere stata vittima di un processo mediatico e ha affermato che tanto lei quanto la figlia possono camminare a testa alta.
Voi cosa pensate della vicenda? Che idea vi siete fatti? A voi i commenti!