Emma Marrone dopo essere stata colpita nuovamente dalla malattia, ha rilasciato un’intervista nella quale parla delle sue fragilità, ma anche delle sue paure. Parole toccanti che ti fanno pensare!
Emma Marrone si racconta parlando del ritorno della sua malattia. La cantante non è come la definiscono, forte, ma anche lei nasconde le sue fragilità!
Non è un bellissimo periodo questo per Emma Marrone, almeno per quanto riguarda la sua vita privata. Soltanto poco tempo fa la cantante annunciava via social, la triste notizia secondo la quale avrebbe dovuto fermarsi dal lavoro per curarsi nuovamente dalla malattia che a distanza di tempo si è rifatta viva. Tantissimi sono stati i messaggi di solidarietà che i fans gli hanno rivolto, anche la stessa Maria De Filippi ha avuto un pensiero per lei. La salentina però dopo un lungo silenzio, ha deciso di rilasciare un’intervista alla rivista “Vanity Fair” nella quale racconta le sensazioni che ha provato subito dopo aver appreso che molto presto avrebbe dovuto subire un nuovo intervento. Ecco cosa dice a tal proposito quando il giornalista del settimanale sopracitato le rivolge delle domande attinenti a quando ha scoperto di aver avuto un’altra ricaduta. Ecco come ha risposto: “Ammalarsi è sempre ingiusto, ma non ho mai pensato “perché capita di nuovo a me?”. Mi sono detta: “È successo, mi curo, torno e così è stato”. Sono uscita allo scoperto sui social perché avevo preso un impegno lavorativo e promesso di esibirmi a Malta. Siccome ho rispetto dei soldi degli altri, perché mi ricordo cosa significhi metterli da parte per andare a un concerto e lì c’era gente che li aveva già spesi, ho parlato. Altrimenti sarei stata in silenzio”.
La cantante poi ad un certo punto ha confessato che molte persone la descrivono come una che non ha timore di nulla. Emma ci tiene a precisare che non è così. Ha avuto paura ed anche molta. Non è quella però che le provoca infelicità e non lo è mai stata. Sa affrontare il malessere fisico e tutto ciò che è legato ad una malattia. Asserisce nello stesso istante che della malattia e della morte, ha paura anche lei. Teme di fallire, di non riuscire a realizzare i suoi sogni, di restare da sola, di non essere amata, capita. Vorrebbe soprattutto essere apprezzata per il suo ultimo disco intitolato “Fortuna”. La Marrone vorrebbe che fosse visto come quello di una rinascita artistica e non quello da incensare soltanto perchè è stata male. L’artista poi rivela che cosa ne pensa del destino e della felicità e lo spiega in questa maniera: “Non ho mai creduto al destino né alla sfiga. Il metro della tua vita sei tu: è il tuo modo di scuoterti, di ovviare ai problemi, di affrontarli per quello che comportano che dà la cifra di quel che sei davvero. C’è gente a cui è andata sempre bene e gente a cui è andata sempre male, ma non è questo a determinare la tua felicità. A fare davvero la differenza non è mai quel che possiedi e, anche tre le persone a cui è andata sempre bene, non è che ne veda tante poi veramente felici”.
Ed ecco che l’intervista prende una piega intima e dolorosa. Viene chiesto ad Emma che cosa ha provato quando ha scoperto che la malattia era tornata. Le sue parole sono struggenti: “ho pianto per due giorni perché ho imparato che tirare fuori tutto subito è meglio di covare il dolore, ma ero nera. Sentivo che la vita mi stava togliendo una possibilità. Ai medici continuavo a dire: “Fatemi cantare al concerto”. “Vasco Rossi ha scritto un pezzo per me”, “Non posso andare a Malta e operarmi dopo?”». I medici le hanno risposto che non era il caso di rischiare. «Ho dovuto accettarlo e ho capito una cosa fondamentale. Che accettare non significa farsi andare bene ogni cosa o aspettare passivamente quel che ti accadrà, ma costruire la propria serenità. Ho avuto un problema di salute, ma non l’ho combattuto né respinto. L’ho fatto mio, l’ho digerito, me lo sono fatto fatto scivolare addosso. Non sono arrabbiata e non sto combattendo. Per accettare una cosa del genere è necessaria molta più consapevolezza di quanto non ne serva per combattere. Accettare di stare di nuovo male mi ha aiutata ad arrivare all’intervento con serenità. Sono entrata in sala operatoria col sorriso e ne sono uscita nello stesso modo. L’operazione non mi ha incattivito: non sono arrabbiata con la vita, al limite alla vita sono grata».
Emma Marrone durante l’intervista, spiega chi sono i Tuttologhi dei social. L’artista parla dell’importanza di avere accanto a sè la famiglia durante i periodi della malattia!
La salentina spiega ai microfoni della rivista sopracitata da dove arriva la sua gratitudine. La stessa specifica che giunge da un lavoro che le dà la possibilità economica di poter scegliere la maniera migliore per curarsi ed i medici giusti. Questa è una consapevolezza che nello stesso tempo le mette tristezza. Ecco come spiega questo particolare: “Invece di essere allegra, piango. Perché persone che si fanno il mazzo in fabbrica e lavorano il triplo di me meriterebbero di essere curate nello stesso modo e invece – non ci prendiamo in giro – la medicina non è uguale per tutti. Come vivono gli altri lo vedo tutti i giorni. Vado spesso al Bambin Gesù a trovare i bambini e mi sono passate accanto tante storiacce: genitori che non possono permettersi un b&b e per stare vicino ai figli dormono in macchina. Ecco cosa mi ha fatto davvero male nei giorni di cure, di tagli e di ospedali e di disordine emotivo: non tanto superare quello che mi è successo, ma pensare a chi è chiamato a sacrificare tutto senza avere niente. Non voglio sembrare paracula, ma è la verità”.
Poi la cantante si concentra a parlare di quelle persone che dopo aver appreso del ritorno della malattia, hanno cercato in qualche maniera di avanzare delle ipotesi sulla ricaduta. Emma li definisce, “i tuttologhi dei social”. Ecco cosa dice di loro a tal proposito: “Mi hanno scritto di tutto: da “Ti sei ammalata perché mangi troppa carne” a “Ti sei ammalata perché hai molte vite irrisolte”), ci sono stati i tantissimi che le hanno mostrato «amore infinito» e rispetto: «Nessuno di quelli che mi vuole bene o delle persone che vengono ai miei concerti facendo molti sacrifici mi ha chiesto cosa avessi esattamente. Ma semplicemente: “Come stai?”. È come se il mio pubblico fosse cresciuto con me, fosse diventato maturo al mio stesso ritmo e fosse finalmente diventato il mio specchio. Nessuna curiosità morbosa, nessuna domanda indiscreta: solo la gioia di vedermi di nuovo in piedi. D’altra parte ogni tanto incontro lo sguardo pietoso degli altri e mi incazzo: non ho bisogno di nessun pietismo. Ma di rispetto. L’altra sera ero in un ristorante e una ragazza mi ha regalato un sorriso bellissimo. Stava dicendo : “Che meraviglia vederti tornare a sorridere con i tuoi amici”. A volte nel silenzio c’è tutto”.
Viene inoltre domandato alla cantante pop quale è stata la persona che le ha insegnato a lottare. L’artista ha risposto in questa maniera: “Non vorrei sembrare presuntuosa, ma mi sono aiutata io. Perché per quanto le persone ti mostrano amore, dalla famiglia agli amici, sei tu che devi fare i conti sempre con te stessa. E’ la mia testa, il modo come mi sono proposta fin dall’inizio davanti a delle cose. Sono una combattiva, una riflessiva e ho sempre cercato di vedere il bicchiere mezzo pieno. Anche nelle disgrazie più totali, nei momenti più tremendi. Esiste un karma, un destino. Se è successo a me, come succede a tanta gente, è perché doveva andare così e poi ci sarà un risvolto positivo. C’è sempre”.
La Marrone ha anche confidato al suo interlocutore che questo particolare momento della sua vita è stato davvero duro da affrontare, riferendo nello stesso momento che la sua famiglia non l’ha lasciata sola nemmeno per un attimo. Emma a tal proposito confida queste parole: “Se avessi una figlia che stesse affrontando quello che sto affrontando io che cosa le direi? Non lo so, sarei bugiarda, non sono madre. Non lo so cosa si prova dentro, cosa si muove. Io ho visto mia mamma e per la prima volta l’ho vista piccola. Nemmeno a mia madre ho fatto vedere quanto dolore provavo veramente. Dopo l’intervento, mi sono tirata giù dal letto subito, perché per me era più importante mostrare alle persone a cui voglio bene che c’ero, che ero in formissima e che era andato tutto bene”.
Che cosa ne pensate dei tuttologhi? E’ giusto secondo fai fare i sapientoni sui social? A voi i commenti!