Scopri le curiosità più interessanti dal set di “Tutto quello che ho”, la fiction con Vanessa Incontrada girata a Livorno. Tra luoghi affascinanti, musica coinvolgente e una storia vera che emoziona.
“Tutto quello che ho”: dietro le quinte di una fiction che conquista il cuore
Una madre pronta a tutto, una città che diventa teatro dell’anima, e un mistero che tiene incollati allo schermo. “Tutto quello che ho”, la nuova miniserie evento targata Canale 5, ha già saputo fare breccia nel cuore degli spettatori. Con Vanessa Incontrada nel ruolo della protagonista e la regia di Ludovico Di Martino, questa produzione è un viaggio profondo nelle emozioni, tra amore, perdita, verità nascoste e una bellezza scenica mozzafiato.
Ma cosa si cela davvero dietro questa fiction così intensa? Scopriamo insieme alcune curiosità sorprendenti che rendono “Tutto quello che ho” un piccolo gioiello televisivo tutto italiano.
Livorno, protagonista silenziosa ma potente
Il fascino di “Tutto quello che ho” è strettamente legato alla città in cui è ambientata. Livorno, spesso sottovalutata nei grandi set italiani, diventa qui una co-protagonista capace di rubare la scena. Ogni inquadratura è un omaggio alla sua anima autentica e al tempo stesso cinematografica.
Tra i luoghi simbolo che emergono in tutto il loro splendore troviamo la Terrazza Mascagni, con la sua inconfondibile pavimentazione a scacchi che si affaccia sul mare, e il Quartiere Venezia, un intreccio di ponti e canali che ricordano atmosfere veneziane. Il Mercato delle Vettovaglie, cuore pulsante della vita quotidiana livornese, si trasforma in uno scenario ricco di vitalità. E ancora, lo Scoglio della Regina – inusualmente adibito a commissariato – diventa il fulcro investigativo della storia.
Questa scelta registica non è casuale: mai prima d’ora Livorno aveva avuto un ruolo così centrale in una produzione di punta Mediaset, e l’effetto sul pubblico è stato immediato. Un autentico colpo di fulmine.
Tra musica, emozioni e verità nascoste
Il lato emotivo della serie è ulteriormente esaltato da una colonna sonora tutta italiana, firmata da un quartetto di talentuosi compositori: Federica Bello, Emanuele Bossi, Tony Brundo e Pasquale Laino. Le loro note sottolineano ogni sussurro, ogni sguardo, ogni momento di tensione, facendo da amplificatore alle emozioni vissute dai personaggi.
Curiosamente, il titolo della serie è cambiato in corsa. Inizialmente pensata come “Solo una madre”, la fiction ha trovato la sua vera identità con “Tutto quello che ho”, una frase che racchiude il senso più profondo della trama: una donna che, di fronte alla perdita e al dolore, combatte con ogni frammento di forza rimasto. Un titolo che parla di resilienza, amore incondizionato e verità da inseguire.
Sul set, il clima era tutt’altro che teso. Vanessa Incontrada ha stretto un rapporto autentico con i suoi colleghi, Marco Rossetti e Raz Degan. Le risate e la complicità fuori dalle riprese si sono tradotte in una chimica palpabile sullo schermo, aggiungendo realismo alle relazioni tra i personaggi.
Ma la rivelazione più sorprendente riguarda l’ispirazione della sceneggiatura. Sebbene rielaborata in chiave narrativa, la storia prende spunto da un fatto realmente accaduto, che ha toccato profondamente gli sceneggiatori. Questo elemento dona al racconto un’anima più viva e credibile, rendendo ogni scelta della protagonista ancora più sentita.
“Tutto quello che ho” è composta da quattro episodi e disponibile sia in prima serata su Canale 5 sia in streaming su Mediaset Infinity. Un’opera intensa, che parla al cuore e lascia il segno.
Vi piace come interpreta il ruolo Vanessa Incontrada, oppure la trovate scontata?