Gianfranco Fini ha ricoperto ruoli di spicco nella politica italiana ed europea. Scopriamo insieme quanto ha guadagnato nel corso della sua carriera e quale pensione percepisce oggi.
Gianfranco Fini e i suoi guadagni: tra politica e vitalizi
Gianfranco Fini è stato una figura di spicco della politica italiana per decenni, lasciando un segno indelebile nelle istituzioni. La sua carriera parlamentare è iniziata nel lontano 1983 e si è protratta fino al 2013, con ben otto legislature consecutive alla Camera dei Deputati. Oltre a questo, ha ricoperto anche il ruolo di europarlamentare tra il 1989 e il 2004, per tre legislature, consolidando così la sua influenza sia a livello nazionale che europeo.
Ma quanto ha guadagnato e guadagna oggi l’ex presidente della Camera? Proviamo a fare chiarezza tra stipendi, indennità e vitalizi.
Stipendi e liquidazioni: i privilegi di un politico di lunga carriera
Attualmente, un deputato italiano percepisce un’indennità netta di circa 5.000 euro al mese, a cui si aggiungono una diaria di 3.503,11 euro e un rimborso spese per l’esercizio del mandato di 3.690 euro. Inoltre, hanno diritto a 1.200 euro annui per le spese telefoniche e a una cifra compresa tra 3323,70 e 3995,10 euro ogni tre mesi per i trasporti.
A questi compensi si somma un assegno di fine mandato, che corrisponde all’80% dell’indennità mensile lorda moltiplicata per gli anni di servizio effettivo. Secondo quanto riportato da Libero, al termine della sua carriera parlamentare, Fini avrebbe incassato una liquidazione di circa 260000 euro.
Anche la carriera da europarlamentare ha garantito entrate di tutto rispetto. Gli stipendi dei membri del Parlamento Europeo oscillano tra 16000 e 19000 euro mensili, a seconda della partecipazione alle sedute. Inoltre, una volta compiuti i 63 anni, hanno diritto a un vitalizio pari al 3,5% della loro retribuzione annua per ogni anno di servizio, con un assegno medio che supera i 2700 euro al mese.
Vitalizi e pensioni: quanto guadagna oggi Fini?
Ma quanto percepisce oggi Gianfranco Fini? Secondo un’inchiesta pubblicata da Libero nel 2013, l’ex leader di Alleanza Nazionale riceve un vitalizio netto di 6200 euro al mese, a cui si aggiunge una pensione di 2600 euro mensili, come riportato da Il Giornale.
Le riforme sulle pensioni dei parlamentari e i tagli ai vitalizi hanno modificato l’assetto delle entrate di molti ex politici. Tuttavia, un’indagine del Sole 24 Ore del 2018 ha evidenziato che in alcuni casi i vitalizi non solo non sono stati ridotti, ma addirittura aumentati. Per Fini, infatti, l’importo sarebbe passato da 10631 a 11929 euro mensili.
Per quanto riguarda il suo reddito complessivo, nel 2011 aveva dichiarato un imponibile di 201115 euro, ma oggi è difficile stabilire con esattezza quanto guadagni, considerando le diverse entrate accumulate nel corso della carriera.
Un sistema da rivedere?
La questione dei vitalizi e delle pensioni dei politici continua a essere un tema di grande dibattito. Se da un lato è indiscutibile che ruoli di rilievo comportino grandi responsabilità, dall’altro molti cittadini si chiedono se questi compensi siano giustificati rispetto alla situazione economica del Paese.
Tu cosa ne pensi? Ritieni che i vitalizi degli ex parlamentari siano equi o andrebbero ulteriormente rivisti?